giovedì 16 dicembre 2010

il cialtrone

Il cialtrone del titolo sono io.

 

Mi risulta facile esserlo, oramai. A 360 gradi.

Mi rendo conto come avere successo sia veramente una questione di recitazione. Prova a non essere quello che sei ma prova ad essere quello che si aspettano.

 

So intrattenere una piacevole conversazione, so far parlare gli altri e mostrarmi interessato.

 

Questo serve nel business.

Questo serve con le femmine.

 

Questo non mi serve con gli amici, coi quali posso dire le mie parolacce e sbracarmi in poltrona mentre fumo.

Non serve qui, per fortuna, dove posso ancora girare intorno alle cose e non arrivare al succo, oppure dare il succo e fine della faccenda.

 

Va bene così per ora dai. Diciamo che do una potente accelerata a carriera e conto in banca, poi tra 5 o sei anni faccio il punto e magari me ne vado.

 

Oppure sarò così cialtrone che come Peter Sellers perderò di vista chi sono e saprò solo essere un cialtrone, come ne vedo tanti, come ce ne sono tanti altri che non vedo.

 

Ma poi son sempre io, quello che c’ha voglia di leccare tette e godere della pigrizia di un tramonto con un sigaro in bocca, cristiddio.

lunedì 29 novembre 2010

facebook

ho visto il film che parla di facebook.

e' un fenomeno questa cosa, e ha sicuramente dato una bella spinta ad internet.

la gente lo usa perche' vuole farsi i cazzi degli altri, ma principalmente l'interesse e' chiavare.
chi non si e' fatto qualche chiavata grazie a facebook?

fermi una femmina per strada e le dici che e' carina.
la femmina ti guarda male, e accelera il passo.

scrivi a una su facebook che e' una bella troia e le vorresti sborrare sulla faccia.
lei fa: ihihihih, stupidino.

nel giro di 7 giorni te sei li' che le infili un dito in figa.

sono sempre stato uno sfacciato con le ragazze. venerdi' stavo rientrando da madrid, e ho notato una asian pussy che era li' in coda. il volo e' stato ritardato di tre ore, quindi ho avuto tutto il tempo di notarla, studiare la situazione e vedere il da farsi.

la mia tecnica da aereo e' semplice. la seguo, le dico se la posso aiutare a mettere la valigia sulla cappelliera, e poi le faccio una domanda banale in una lingua o due per alimentare l'interesse (di dove sei, robe cosi') e dopo due battute in piedi le chiedo se mi posso sedere di fianco a lei.

questa tecnica ve la regalo, oggi tutto gratis. funziona.

e' piu' difficile che usare facebook. ma e' piu' bello che usare facebook.

forse sono all'antica... o meglio no. io sono contento che esista internet perche' e' bello chiavare piu' donne possibili. lo si fa riuscendo ad evitare l'irrazionalita' femminile, e' uno strumento potente. le donne si invaghiscono di uomini che non conoscono, sono affascinate dal nuovo, dal mistero.

secondo me in internet si incontrano un casino di coglioni (me).

comunque non penso che faro' la sborrata in faccia alla coreana.

domani e' il mio ultimo giorno di lavoro, e la cosa va in un certo qual modo celebrata.

lunedì 22 novembre 2010

hey, psst

dopo una pausa cosi' lunga, bisognerebbe riflettere su cosa dire.

ho diecimile cose da dire, ma cominciamo dal pezzo forte, cioe' che ho dato le dimissioni.
e perche' mi sono rotto di fare cosi' tanto per la cifra che mi davano, e allora, visto che sono bravo a fare quello che devo fare, ho trovato un posto dove mi danno molto di piu'.

io sembro un coglione, ma sul lavoro sono bravo.
davvero.

dal primo dicembre, quindi, magari cambiero' ancora blog. chissa' se potro' scrivere ancora. e' dall'altra parte di milano, e l'idea di farmi tutta sta strada in metro (in macchina non ci penso nemmeno) un po' mi spaventa, ma che vuoi.

leggero' di piu'.

ho compiuto tante cose pendenti, ed e' un periodo dove sono molto impegnato a vivere. ho fatto cose belle, cose strane, cose irreali, e semplicemente cose e basta.

mi mancava questo mondo personale e virtuale, dove io dico quello che voglio e nemmeno so se qualcuno lo legge. puo' sembrare una cazzata, ma mi mantiene sveglio, razionale, mi induce a pensare e a riflettere su me stesso.

mah.

martedì 21 settembre 2010

guardarsi allo specchio mentre ci si rade alle sei di mattina e chiedersi cosa e' successo nel mentre tra quando avevi 9 anni e ora che ne hai 33

stavo camminando, stamane, e mi sono trovato in via gluck. e' partita alla radio la canzone del ragazzo della via gluck.

quando si dice una coincidenza. chissa' se accade anche a chi sta camminando a memphis, o magari come un egiziano. chissa' quanti uomini inglesi a newyork cantano la canzone di sting. chissa' quanti ritengono veramente strano sentirsi innamorati a milano. o chissa' quanti ritornano a venezia un anno dopo e la trovano triste.

insomma, camminavo e pensavo a tutte queste stronzate quando sono passato di fronte ad una scuola media credo. sono talmente vecchio che non distinguo nemmeno gli studenti elementari da quelli delle medie. quelli delle superiori si', perche' si vestono da coglioni i maschi e da troiette le femmine.

e allora sono passato di li' e ho sentito l'odore di quella marmaglia, e cazzo mi ha fatto ritornare a scuola anche a me. e' stato un che di evocativo, di molto evocativo. che mi ha sorpreso.

mi ricordo l'odore della figa della mia prima fidanzata quando si bagnava, una cosa assolutamente repellente. la figa ci piace tanto, ma in se' e una ferita unta e maleodorante, igienicamente zozza anche quando e' pulita.

cazzo ero partito bene, ma poi ho finito male.

un po' come vieri.

giovedì 16 settembre 2010

electromonkey

basta parlare di puttane.

ci sono cose delle quali non smetterei mai di parlare, tipo dei miei viaggi (anche se qui non ne parlo mai) o delle puttane.

ieri sera un mio amico ha messo il link della canzone popcorn su facebook. alle 10 sono andato a letto e ho cominciato a saltare da un video all'altro sull ipod della mia morosa, tutta musica elettronica, fino all'una e venti.

infatti oggi ho sonno.

mi sono sempre piaciuti i new order. allora sono andato a guardare la loro storia. nelle band buone c'e' sempre un qualcosa di emotivamente sconvolgente che fa affiorare le capacita' artistiche.

la mia spiegazione (quella che mi sono sempre dato) e' che quando affronti il suicidio di un amico, una intossicazione, un incidente, una malattia, o in genere un problema cazzuto, affronti i valori della vita che noi tra i grandi fratelli, gli appartamenti a montecarlo e la ferrari che vince, ci dimentichiamo.

se il tuo problema e' caricare il cellulare e comprare gli stivali nuovi, ti viene fuori sole-cuore-amore.

se trovi un tuo amico impiccato nel garage, allora magari scrivi blue monday.

stamattina mi sono alzato alle sei e mi sono masturbato, e quindi scrivo queste cose.

leggero' un libro che mi hanno consigliato; ora mi e' venuta voglia.

martedì 14 settembre 2010

la donna (complemento) oggetto

che faccia da sgranocchiacazzi che c'ha la nuova miss italia.

quella che dicono che e' un trans, l ho vista e l ho sentita parlare, e sono d'accordo che sembra un trans.

se ha veramente il cazzo, che non lo tagli: se viene a vivere a milano e si mette di fronte al palazzo della regione di sera, fa piu' soldi di una miss italia qualsiasi. tutte e due succhierann falli e lo prenderanno un po' in culo, ma una fara' piu' soldi dell'altra.

il fatto che uno come me non si ricordi un nome di una miss italia degli ultimi dieci anni, vuol dire qualcosa no? oppure no.

stavo pensando all'accanimento contro le prostitute in parlamento (gelmini? brambilla? carfagna? dai, una di tre lo avra' preso in figa dal premier). vendere il proprio corpo vale in tutti gli ambiti, e' una cosa che accade sempre e ovunque. non vedo perche' il parlamento debba esserne esente.

non in una nazione come l'italia, dove si parte dalla segretaria con la capufficio. quando facevo il responsabile in un locale di una famosa catena di fast food (non mangiate nei fast food), il mio minimo e insulso ruolo di potere mi ha fatto eiaculare in bocca a povere sottoposte ettolitri di salsa speciale.

"hey, it's me. I'm in the mood for coitus".

non ero piu' bello di quando ero al loro livello, semplicemente rappresentavo qlcosa in piu', con un odore di potere che alla donna piace.

e l'uomo ne abusa.

se a tutti va bene cosi', allora va bene cosi'.

venerdì 10 settembre 2010

cover

c'e' una canzone che e' una cover, di una porcheria di qualche anno fa. si intitola "you are not alone".
prima era una roba un po' tutta tecnologica. adesso c'e' un idiota che la suona con una chitarra, e per un motivo che ignoro, adesso mi piace quella vecchia.
figa, e' vecchia vecchia: 1996. e mi sembra ieri. ma che cazzo mi sono fumato in questi 14 anni?
a proposito, c'e' una fiera di roba finanziaria alla quale devo partecipare. e' ad amsterdam.
ho dichiarato che andro' a drogarmi per stare lontano dalle puttane.
a fine mese, invece vado in svezia.
in mezzo, i soliti posti, oramai. compreso un fine settimana coi miei la mia morosa che mi ha rotto il cazzo perche' vuole andare in spagna.
io voglio stare a casa.
e' autunno, e l'autunno e' bello. e' umido. e' giallo e marrone e grigio, e fumare il toscano e' fantastico. mi vesto di conseguenza, passeggio al parco. ci sono dei nuovi toscani che si chiamano Modigliani, e secondo me sono molto buoni. Meglio dei Soldati, e forse costano di meno.
O, magari, come al solito gli dedicano grande attenzione perche' li hanno lanciati da poco, e poi decaderanno - un po' come mi hanno fatto i Garibaldi confezione verde.
Scrivo quella cosa dei jeans che c'ho in canna da un po'.
domenica scorsa ho guardato il cavallo dei miei jeans (ne ho un paio solo, visto che metto l'abito tutti i giorni). e' irrimediabilmente consumato, ci passano due dita nei buchi oramai. li avevo presi in uno di quei posti di jeans stockeria, e li avevo pagati sui 30 euro 4 anni fa.
io non e' che sono tirchio, e' che spendere soldi per un'esigenza stupida quale quella della moda, che fa diventare brutto qualcosa che era bello poco prima, mi sembra una vera, vera, vera cazzata. una roba da mentecatti. io sono uno pratico, e in questo mondo il mentecatto sembro essere io.
fattosta', che la mia morosa mi convince e procedo con l'acquisto. le dico: andiamo, compro una cosa io e una cosa te (per darle animo). per me comprare i jeans, vuol dire andare in paolo sarpi dai cinesi. chiaramente, per lei vuol dire andare in centro. vinco io, si va in sarpi. acquisto senza provare, ma a occhio mi stanno bene. 10 euro. poi vado in un altro posto - in centro, per farla contenta - e ho bisogno una giacca a vento da mezza stagione. la mia ha 13 anni, e' un giubbino in similcotone, che sembra averne passate molte di battaglie, tutte perse. allora si va, e anche li' vinco io - acquisto quello che costa di meno (39.90), anche se lei ne preferiva un altro.
io parto dal concetto: un paio di jeans, e' un paio di jeans (e cosi', una giacca o un paio di calze. per le camicie o le scarpe e' diverso, certo. forse). che beneficio mi da, prendere un paio di jeans con qualche scritta di un pirla stilista, piuttosto che mettere quelli ciainas. non essere piu' fighi, perche' un coglione rimane un coglione anche con 200 euro di pantaloni. sentirsi piu' fighi? impossibile, io mi sento gia' figo ai massimi livelli.
e allora, arrivo a casa tronfio per i miei jeans da 10 euro, e per il fatto che la mia morosa non ha trovato niente che le piaccia (quindi, niente sopra i 200 euro, evidentemente).
arriva il momento tanto atteso, li indosso...e porco dio sono stretch. sembro billie elliot.
ieri mattina durante la mia passeggiata ho trovato due centesimi. ho pensato che fosse un invito a comprare un gratta e vinci. ho vinto, e allora ho compensato i dieci euro.
ma non l'umiliazione d'animo per i miei blue china jeans.

giovedì 9 settembre 2010

puttana

in Italia, 60 mila prostitute avrebbero 9 milioni di clienti (fonte: Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio).

Data la fonte di questa notizia, posso con ragionevole certezza affermare che e' un dato attendibile.

i calciatori vanno a troie. le veline, son tutte troie. quelle in tv, e quelle che cantano, e quelle che recitano, un paio di cazzi per far carriera li avranno ben succhiati. anche di piu'.

ogni tanto qualcuno dice la verita'. ci ha provato la parietti tempo fa, a dire come gira il fumo. lo ha fatto una parlamentare ieri o l'altro ieri, dicendo che ci sono delle troie in parlamento. tutti scandalizzati, e lei ha dovuto chiedere scusa.

non chiedere scusa, le troie ci sono. ci sono, ci sono. le fanno anche ministro.

non si puo' semplicemente accettare questo bisogno umano? quello dell'uomo di farsi una scopata senza rotture di coglioni, e quello della donna di fare la troia succhiando falli per potersi comprare le borse con disegnata la cartine geografiche o le robe che sbarluscicano.

le mignotte sono scorciatoie che non procurano grane. fare la mignotta puo' dar grandi benefici, con un piccolo sforzo.

L'attore Charlie Sheen disse: "Non le pago per un rapporto sessuale, ma perché dopo vanno via".

Comunque io parlo di bagasce mentre i leader di alcuni sindacati oramai vendutisi ai partiti, vengono presi a male parole.

perche' la gente, tutta la gente dai mille e cinque al mese in giu', non ce la fa piu' e si sta rompendo il cazzo. il grande fratello e xfactor non bastano piu' a tenerla buona.

quindi?

quindi, non chiudete i centri massaggi. o spacco tutto.

mercoledì 8 settembre 2010

il richiamo della foresta

sembra che in norvegia, se tu combini qualcosa, ti arrivi una lettera che ti dice: devi presentarti alla prigione domani.

e la gente ci va.

probabilmente il nostro sistema, improntato sull'egoismo invece che sulla socialita', e' costruito per non funzionare. o per funzionare diversamente, quantomeno.

in norvegia hanno tutto dallo stato, e zero disoccupazione. pero' hanno un alto tasso di suicidi. in altri posti, dove di gente ce n'e' tanta, e nessuno ha un cazzo, non si ammazza nessuno. e' un meccanismo strano della psiche umana, per la quale il ricco e' infelice.

a meno che non sia un figlio di puttana morta presidente del consiglio di merda. allora compensa, cercando di essere uno che anche quando piove riesce a schivare le gocce.

appena arriva un giorno di pioggia, a milano sembra che sia novembre.

lunedì 6 settembre 2010

memo

questo post e' un memo per me. devo ricordarmi di scrivere quella cosa dei cinesi.

domani, perche' oggi non ce la faccio.

venerdì 3 settembre 2010

astri e impiastri

due minuti fa ho controllato la mia posta elettronica di alice.

c'e' la possibilita' di scegliere una citta', e ti viene indicato subito il meteo.
"ROMA". modifica in "MILANO".
c'e' un servizio che ti personalizza l'oroscopo. tutte cazzate ho pensato. ti calcola l'ascendente. io sono leone, ascendente scorpione. ora, per chi mi conosce qui e fuori, leggete queste cose:

Passionale, magnetico, grande amatore, ha un che di luciferino, nell'usare la finissima intuizione per realizzare intenti tirannici.

Il tuo ascendente è: Scorpione

Orgoglioso, egocentrico, ma anche magnanimo e generoso, è come un sovrano: proprio... il re Sole. Pone se stesso sul trono, al centro dell'attenzione, e decide chi degnare del suo sguardo: quelli che sono leali con lui, e chi disdegnare: quelli che lo tengono in scarsa considerazione. È dotato di forte volontà, gioia di vivere, lungimiranza, entusiasmo, intelligenza. Si piace e si compiace di sé, con punte di esibizionismo e presunzione, tanto che l'invidia, non sa cosa sia.

In amore è passionale e sicuro di sé, calamita gli sguardi. Quando stabilisce su chi posare il proprio, si butta con slancio, sbaraglia qualsiasi rivale, non teme confronti. Sa dare moltissimo, in termini materiali, affettivi ed emotivi: regali, continue dichiarazioni d'amore, attenzioni. Al suo fianco, vuole chi gli dia prestigio, perché bello e interessante. Ha un tale concetto di sé, che non pensa neppure di poter essere tradito. Se succede, non lo tollera per orgoglio.

Nel lavoro è predisposto per posizioni di comando, per ruoli di spicco, non gli piace doversi sottoporre a riscontri e verifiche. Riesce bene nell'insegnamento, nel commercio e a contatto col pubblico.

Nel tempo libero gli piace avere attorno a sé una 'corte', alternare il relax allo sport e allo svago: ballo, musica, intrattenimenti. È un giocatore: poker, roulette, borsa...


ripeto che io non credo in queste cose. il fatto che un pianeta sia in un certo posto, non vedo come possa influenzare la mia giornata. pero' li' sopra molte cose mi sembrano corrette. io ho sempre giustificato la cosa dicendo che gli oroscopi sono scritti in modo da essere sempre giusti.

parliando di astri in modo piu' serio, quel tipo li' storto sulla carrozzella ha detto che dio non serve. sono d'accordo con lui, anche senza dover dare tutta quella giustificazione metafisica che lui da'. mi piace quando dice che se dio voleva creare l'uomo, perche' cazzo ha dovuto creare tutto il resto?

giovedì 2 settembre 2010

fuck yea

c'e' una serie di comics che si chiamano fuck yea.

si riferiscono a quei momenti dove uno si sente figo per qualcosa che gli capita. tipo: ti scivola il telefono dalla mano, e lo raccogli col piede. oppure, mazzo di chiavi per aprire una porta: becchi quella giusta al primo colpo.

oggi rivedo h. dopo tanto tempo. ci fumiamo un sigaro bevendo birra alla stazione centrale come due disperati, poi andiamo a mangiare cinese. mi piace sta cosa, e mi e' mancato. mi raccontera' che si e' chiavato un'ostiata di nordiche, lui che e' indio.

io di novita' per lui non ne ho, sono solo sempre piu' depresso.

ma i suoi racconti sono buoni, sara' contento solo di aver qualcuno che ascolta e ordina la birra cinese.

ora vado a comprare i toscani.

mercoledì 1 settembre 2010

radio

una delle cose che distinguono le generazioni, e' la musica che ascoltano. i ribelli anni sessanta dei miei genitori, i pessimi anni ottanta dei miei zii, io forse sono uno da anni novanta. direi di si', perche' non riconosco quasi nessuno degli artisti musicali dello scorso decennio.

sono pero' un retrogrado. ascolto una famosa radio milanese, sotto i cui studi passo ogni mattina nella speranza di poter mostrare il mio sedere in diretta. poi pero' le ciarle e la waka waka verso le nove mi hanno gia' rotto i coglioni, e allora ascolto gamma radio, che fa musica e basta. la proporzione tra vecchi dischi e nuovi dischi e' di nove a uno.

quando rientro dalla piscina cado in bruttura e giro su radio cuore, che ascoltiamo io e i ragazzi della baggina (pio albergo trivulzio). ieri hanno messo una canzone dei corvi, ed e' stato un momento emozionante in quanto ho cantato disturbando tutti i colleghi, ai quali impongo la mia radio. ascoltare la radio e' una cosa sconsigliata, quindi risulto molesto.

ho fatto notare che da quando ascolto la radio bestemmio di meno, e non batto piu' il pugno sul tavolo quando mi gira il cristo.

allora tra il diavolo e la musica, han scelto la musica.

quando avevo 13 anni pensavo che preferire una canzone vecchia ad una nuova era una roba da vecchi, e quindi eccomi di fronte allo specchio cosi'.

sintomi della vecchiaia:

  • preferire i ristoranti alle discoteche
  • preferire bere un bicchiere di vino alla sensazione della pancia piena di birra
  • non bere perche' si deve guidare
  • andare a letto alle 10 perche' il giorno dopo ci si alza presto
  • passare due ore sul balcone il sabato al tramonto a fumare la pipa e guardare la gente che passa
  • ricordarsi le scadenze, e pagare le tasse
  • tra una folla festante e la compagnia di due o tre soliti amici, scegliere la seconda opzione
  • diventare taccagni
  • curare in modo ossessivo la propria igiene personale. pulire la casa perche' "viene gente"
  • perdersi l'inizio del film perche' si stanno lavando i piatti, perdersi la fine perche' ci si addormenta
  • non conoscere i risultati delle partite
  • odiare il rumore e considerare inferiore chi e' piu' giovane di te
ce ne sarebbero molti altri. sono sintomi subdoli, perche' uno diventa cosi' e non se ne accorge finche' qualcuno non glielo sbatte in faccia.

martedì 31 agosto 2010

la verita' che nessuno vuol dire

ci sono cose che uno pensa ma non dice.
poi a volte arriva ad una confidenza tale con alcune persone, che le cose le dice.
e magari scopre che non e' l'unico a pensarle.

pero', chissa' perche', certe cose non si puo' dirle.

allora le scrivo.

  • le donne incinte, fanno schifo. sono dei bidoni che si deformano come dei cassonetti sciolti al caldo, e a meno che siano attrici, veline e zoccole varie o facciano ricorso alla chirurgia estetica, non recupereranno piu' la bellezza che avevano prima di mostrare al mondo che hanno ricevuto il seme del cazzo e che sono delle libidinose.
  • le foto dei bambini su facebook, hanno veramente rotto il cazzo.
  • frequentare coppie con figli e' noioso, perche' parlano solo di figli e mi ammorbano.
  • una donna non potra' mai fare tutto quello che fa un uomo (dire l'opposto, invece, e' cosa comunemente accettata).
  • gli anziani rompono il cazzo e ammorbano le coppie dopo i 40 che devono badare a loro.
  • una femmina vestita con minigonna, top e scarpe coi tacchi, ai miei occhi e' un oggetto sessuale. non mi importa la sua personalita' o cosa ha da dire, una che mi si presenta cosi', mi fa pensare solo a scoparla.
  • i problemi dell'Italia nascono nel meridione (sono comunista, ma sta cosa e' generalmente vera).

Forse ce ne sono ancora, ma oramai e' ora di andare a casa e il post finisce qui.


lunedì 30 agosto 2010

la golpe

la mia amica m. non e' italiana. oramai non e' piu' mia amica.

mi raccontava di una cassetta di musica che sua nonna le aveva portato dall'italia quand'era bambina. canticchiava, io riconoscevo la canzone, e poi gliela facevo avere.

non sono mai riuscito a trovare la canzone del gatto e della volpe. che non e', ovviamente quella di bennato. lei diceva "golpe", come macchiavelli.

ieri sera siamo andati al cinema, in un impeto di vita sociale, della meno detestabile. tornando indietro, una volpe mi ha attraversato la strada.

non avevo mai visto una volpe.

e' un bell'animale, non mi e' sembrato tanto furbo. non piu' di un cane, direi.

l ho ricercata su facebook (la mia amica) e le ho mandato un sms, ma non so se arrivano la'. forse quando gliel'ho mandato era notte.

una delle cose che piu' mi sciocca della vita, e' come tu vedi una persona tutti i giorni, e poi un giorno non la vedi piu' ed e' cosi' facile uscire dalla vita delle persone, oggi. basta smettere di mandare sms, o email, o chiudere i vari strumenti elettronici.

io invece le cose le rovino in modo tradizionale, smetto di parlare quando sono deluso da certi atteggiamenti.

ma che cazzo di persona sono?

venerdì 27 agosto 2010

logico

oramai la passeggiata mattutina e' la parte migliore della mia giornata.

ci sono quelli che si alzano pimpanti, pronti per affrontare la giornata (io), che poi in genere danno sui nervi a quelli che non ti dicono nemmeno buongiorno fino alle 11 (tipo la mia morosa).

oggi sono andato fino ai bastioni di porta venezia. sono passato per alcune vie con negozi etnici, ristoranti etnici, e i soliti centri massaggi. poi tornando, ho avuto quello che secondo me e' un colpo di genio. oppure una gran cazzata, ma non so cosa mi e' preso.

c'era fuori da un bar un tavolino con sopra un giornale, un cappuccino ed una brioche (al cioccolato).
probabilmente il proprietario era entrato un attimo nel bar per qualche motivo.
preso da un raptus, ho preso la brioche e ho cominciato a correre. mi hanno visto, e mi hanno gridato una parolaccia, e io correvo e ridevo, ridevo e correvo.

che coglione, avranno pensato.
e io condivido.

dai, una brioche non e' un gran danno.

lunedi', quando ricomincio le mie camminate, non passo di li'.

giovedì 26 agosto 2010

ma dai...

stamattina con la mia camminata ho fatto progressi.

sono arrivato fino alla circonvallazione esterna. e' un bel pezzo.
adesso guardo su google maps quanto e' in km.

ok, non so usarlo.

riprovo.

sono 5,3 km, e ci ho messo 57 minuti.

queste cose non interessano me che le scrivo, figuriamoci chi legge.

allora scrivo di odori, visto che l'altro giorno scrivendo di metropolitane ci ho pensato. ci sono odori strani che mi sono sempre piaciuti, per esempio quello della benzina al piombo. ci sono odori che piacciono un momento, e dispiacciono un altro (penso al fritto prima e dopo aver mangiato, ma anche agli odori relativi all'attivita' sessuale, visto che sicuramente starete pensando a quello).

anzi, salto di palo in frasca. ieri parlavo con un mio collega, un tipo che passa tutto il giorno in chat a cercare troie. si scriveva con una che ha dichiarato 33 anni, ma la sua scheda riportava 39. gli ha detto: cosa ci fai qui? e lei ha risposto: mah, per parlare...cazzate. la gente cerca solo chiavate da internet. e' un mondo segreto e nascosto dove ognuno di noi si perde, e quindi a questa miriade di possibilita', si richiede solo di soddisfare i desideri piu' atavici del nostro animo. quandomai si e' visto un uomo che in chat parla con un altro uomo solo per parlare, stessa cosa per una donna (parlo di etero, in questo caso).

fondamentalmente c'e' la possibilita' - anzi, ne sono sicuro - che io stia scrivendo queste cose sperando di rimediarci una chiavata.

sembra strano, ma e' successo pure questo.

adesso mangio la frutta, rimango catatonico fino alle 12. poi vado in piscina, e torno all'una e mezza. poi mi nascondo fino alle 3, lavoro mezz'ora, e guardo porno fino alle cinque e mezza. poi esco, e passo il tragitto fino a casa a chiedermi che vita e' questa.

ho bisogno di interagire con esseri umani interessanti, o il mio cervello si addormentera' del tutto e non riusciro' piu' a parlare.

mercoledì 25 agosto 2010

walking

walking e' la canzone esordio di giovanotti.
minchia che porcheria.

anche oggi parto alle sei e mezza da casa, dopo aver fatto il taxi arrivo di fronte all'ufficio alle sette (media dei 120kmh) pianto giu' la macchina e parto per la mia passeggiata.

ho pensato a un bel po' di cose da scrivere, poi invece ne scrivo altre. che nemmeno c'entrano un cazzo con quelle che ho pensato, perche' sono pigro per ricordarmele.

secondo post.

"passione orientale".

la mia morosa mi accusa di avere un feticismo per le orientali, che mi rende un porco maniaco. il che' e' vero, ma suona strano sentirselo dire da lei, che e' orientale.
in ufficio ho un raccoglitore dove conservo tutti i volantini dei centri massaggi - quelli dove alla fine ti fanno una sega - che trovo in giro per strada o sotto i tergicristallo delle auto parcheggiate.
ce ne sono davvero tanti, si vede che il mercato della sega tira.

anche perche', penso, che uno c ha voglia di eiaculare. allora va in un posto chiuso, tranquillo, lo massaggiano, gli sorridono carinamente, non fanno troppe domande e non vogliono le coccole alla fine. la cosa non ha il rischio di tirarsi una troia in macchina, anche visto e considerato che quattro puttane su cinque a milano oramai hanno il cazzo. a meno che tu non voglia spendere 500 euro per una escort di internet (e poi ti trovi una oca patentata che tenta di fare conversazione e te vuoi solo scopare), oppure spedere 150 per andare in svizzera, e poi trovarti il prete del paese di fianco.

ho molti amici e colleghi che fruiscono del mondo della prostituzione, il che secondo me mi ha reso di riflesso abbastanza esperto nel settore. purtroppo in questo momento non ho soldi per soddisfare in tal modo i miei piaceri sessuali, ma se ne avessi di piu' sicuramente un massaggio cinese a settimana me lo farei fare, come il Bill ("ho la tessera. ogni dieci massaggi uno e' gratis, anche se poi alla fine devi dare la mancia di 5 euro per la sega. sono gia' alla quarta tessera").

scrivere queste cose su internet aumenta, per alcuni, il rischio di affrontare costosi divorzi.

martedì 24 agosto 2010

periodico culturale

ieri sera sembrava che tutto andasse bene. sono arrivato a casa verso le nove, il che implica che se voglio vedere un film intero l'unica possibilita' e' quello delle 10 su sky. c'era un film con john travolta (nella mia top 3 degli attori preferiti) ambientato nella metropolitana di new york.

mi piacciono le metropolitane. la metro di londra odora di polvere di ferro e cibo indiano. quella di parigi ha l'odore dei vecchi macchiati di piscia alla baggina. quella di milano la mattina ha l'odore delle brioches surgelate cotte nei forni elettrici dei bar. la metro di madrid odora di abiti vecchi, quella di barcellona di cibo fritto di ieri. quella di lisbona ha uno strano odore di sale. quella di new york odora di gente, quella di washington e' la piu' inodore che abbia mai trovato. la metro di caracas e' intrisa dell'odore dell'olio dei capelli di quelle bellissime donne che hanno loro, quella di roma odora di sudore. a monaco ricordo un vago odore di polvere da calorifero, a dusseldorf invece odora di pioggia e fiume.

penso di non averne usate altre. la piu' bella rimane quella di londra, per il rapporto che ha con la citta'.

insomma, finisce il film, di un finale banale. mi stavo grattando, e quindi sono rimasto passivo di fronte ai titoli di coda, alla pubblicita', e all'inizio del film successivo. che parte male.

leggo: un film italiano. penso: che palle, non ho voglia del solito pappone moralista.
leggo: un film di francesca archibugi. penso: ecco, siamo a posto.
leggo: con Kim Rossi Stuart. penso: ora mi alzo e vado a prendere il telecomando.
leggo: con Antonio Albanese. e li' decido di dare cinque minuti di possibilita' al film.

dopo due minuti avevo oramai capito che l'avrei guardato tutto e sarei andato a letto alle due, anche se oggi mi sono alzato alle sei.

devo chiedere scusa a kim rossi stuart, che evidentemente quando non fa il poliziotto nelle fiction per i rincoglioniti della generazione dei miei geniitori, e' un ottimo attore. dico che mi ha dato lo stesso effetto che mi ha dato brad pitt in fight club; via dai poster, fai vedere per cosa hai studiato a fare.

devo chiedere scusa a francesca arcibugi per i miei pregiudizi su di lei, che comunque lei stessa ha costruito. ho visto quasi tutti i suoi film (ho appena scoperto su wikipedia che anche mignon e' partita e' suo), e devo dire che ho sempre pensato che fosse una raccomandata del circolo di quelli che si capiscono solo loro, e si lodano a vicenda. e poi e' una donna; che di sicuro non sa cosa piace a me, utente di film.
invece lo sa, e quindi io sono un asino perche' penso di sapere anche quando non so.

mi sono alzato alle sei per portare la mia ragazza a lavorare, e quindi alle sette ero davanti all'ufficio. in pantaloncini corti, ho fatto una passeggiata di un'ora passando dalla stazione centrale verso buenos aires. e poi indietro, stavolta sul lato b della stazione (quello scapestrato, povero, relitto, fatto di beoni e puttane; quello che mi piace). a quell'ora ci sono i milanesi che mi piacciono, quelli del laura', dei furgoni, dei lavori che ti fanno andare a letto la sera alle nove. quelli delle scarpe con le suole consumate, quelli che si accendono la prima sigaretta tossendo alle 5 e un quarto, che maledicono il freddo da ottobre ad aprile.

ce ne sono pochi di milanesi, tra questi milanesi. la citta' ha perso le sue origini, ma ha mantenuto il suo carattere. e' strana sta cosa, n'e'?

cento lavori orrendi

"Lavorare [...] presenta alcuni svantaggi.
Lo stipendio, l'orario, e la facilità con cui si scivola nell'alcolismo per contrastare una tristezza che pare inconsolabile, solo per citarne alcuni."

mercoledì 4 agosto 2010

'ttana troia...

figa ma che cazzo di paese siamo?

qui succedono cose che non succedono da nessun'altra parte. io mi chiedo la gente come fa a tollerarlo. io capisco le ideologie, essere decisi e convinti su qualcosa, ma come si fa a continuare a supportare questa gente qui?

dico roba come berlusconi, alfano. quando sento alfano e il suo accento di bressanone, comincia a sudarmi lo scroto e a prudermi tutta la zona inguinale.

intanto i cinesi ci comprano tutto il paese.

lasciamo stare i cinesi. ogni tanto sento un programma su radio24, il tardo pomeriggio, quando sono in coda. non scrivo quale, perche' ho gia' messo due nomi di politici e non vorrei finire nei guai.

insomma, c'e' questo giornalista che secondo me e' un coglione. e piu' lo ascolto, piu' lo odio. e sono in coda. e mi incazzo.

e allora arrivo a casa, e distruggo delle porcellane per sfogarmi.

dovrei ricominciare a fumare. o a bere.

oppure, fare quello che fanno in tanti. accettare lo stato delle cose. fare come quello che in matrix decide di vivere una vita finta, ma bella. potrei accettare tutti questi coglioni qui, e diventare uno di loro. utilizzare delle droghe sintetiche per abbassare il mio q.i. da genio (non lo sapevate eh?) per portarlo da 154 a 70.

cosi' gia' che ci sono la smetto di essere un disadattato che scrive stronzate, va.

lunedì 26 luglio 2010

totale?

avevo una cazzo di buona opportunita', ma mi sa che e' svanita.

e' brutto quando ti sembra di vedere la luce, e poi quando arrivi vicino, qualcuno soffia sulla candela.

ho avuto una furiosa litigata con la mia morosa. per la prima volta nella mia vita, ho introdotto la pazienza all'interno del rapporto. ossia, quando la bestia mi fa girare il cristo, vado per il dialogo, e ingoio e il rospo, accetto il capriccio, vedo di riparare etc.

tutto questo, fino a venerdi' scorso.

io ci ho provato, ardentemente. ma poi il porco dio e' venuto fuori tramite sbraitata a fronte dell'ennesima scenata isterico-vaginal-umorale, che...il succo e': mi hai rotto il cazzo. o cambi, o ti sbatto in strada cosi' in fretta che non farai nemmeno in tempo a fare le valigie. anzi, chiama tua madre adesso e dille di venirti a prendere, che io col cazzo che ti porto fino a la'.

riportare le cose su un piano pratico, aiuta anche la bestia insita nella femmina a ragionare un po' come un uomo, ossia basandosi sui fatti.

il fatto era che mi aveva veramente portato al limite, e questa volta non ero piu' pronto a mediare.

questa volta, ed altre volte. perche' la colpa e' solo mia che ho accettato troppi compromessi, che poi alla fine non hanno portato a niente: al porcodio ci sono arrivato lo stesso, anche stavolta.

ho visto il film di quello con il cane, io e marley. sto cazzo di cane alla fine muore e mi rovina la serata.

e io rimango qui.

lunedì 19 luglio 2010

voglio vivere da giovane

"...col sole in fronte, e felice canto, beatamente"

quando mi rendo conto che ho troppe cose da dire, semplicemente dico l'ultima e tralascio le altre. fa risparmiare tempo, e la conversazione vive lo stesso.

ieri sono andato in un parco acquatico. di domenica, di luglio, che scelta del cazzo. ma invece no, perche' non era per fare scivoli (e quindi divertirmi io) ma per portarci la cuginetta della mia morosa, alla quale basta fare ciaf ciaf e giocare a prendersi nell'acqua.

coi bambini ci so fare, perche' mi metto al loro livello, il che li fa sentire a loro agio.

per me e' facile scendere a livelli infantili. oppure, un altro modo di dirlo, e' che sono molto bravo a calarmi nelle situazioni.

insomma, verso le undici e mezza un gruppo di ragazzi (due ragazzi e due ragazze) e' venuto ad accomodarsi in una zona prossima a quella dove eravamo noi. erano brasiliani, e io ho capito subito che quelle due li' mi avrebbero fatto litigare.

gia' da vestite le due ragazze (diciottenni, spero) me lo avevano fatto venire duro. in costume, con quei due fili interdentali neri al posto dei costumi, che a malapena trattenevano tutte quelle tette li', la situazione e' degenerata e mi sono messo:

1) gli occhiali da sole, per non far vedere che vedevo
2) in posizione a pancia in giu', per schiacciare l'evidente erezione.

ho pensato tutto il tempo come sarebbe stato strizzare quelle tette sode, o infilare il mio cazzo in quei culi.

non ho usato mezzi termini per scriverlo, perche' e' veramente quello a cui ho pensato di continuo.

ed e' stato un pomeriggio molto duro. anche per il mio membro.

la cosa migliore c'e' stata verso le 4, quando hanno messo su della musica latina e le due si sono messe a ballare mentre i due accompagnatori erano a fare la coda per gli scivoli (pensa che coglioni, avranno pensato tutti gli altri uomini li' vicino. e' proprio vero che l'erba del vicino e' sempre piu' verde). un papa' stava giocando con il figlio, un riccioluto simpaticone con un pannolino enorme. di fronte alla danza tribale delle due ragazza, con natiche, cosce, seni, insomma sinuosita' di ogni genere in movimento, il povero genitore si e' distratto.

alla fine della canzone, lui si e' ritrovato a dire "ba, ba, ba.." da solo, mentre il bambino era telato da un pezzo. e allora scatto felino, sveglia la madre (addormentata al sole, ignara dello spettacolo), e via alla ricerca del bimbo che - nel frattempo - si era allontanato di molto e stava giocando nell'immondizia.

"ma come hai fatto a perderlo?"
"mi sono girato a prendere il pallone che aveva tirato, e in un secondo e' sparito".

io ti capisco, amico, io ti capisco.

che bello sarebbe avere accesso a tutto cio' che si desidera. pero' siamo improntati ad una vita che ti chiede rinuncie su rinuncie. per avere una cosa buona, devi mangiare tre chili di merda ogni volta.


giovedì 17 giugno 2010

bananas

un giorno, ho cominciato a mangiare frutta al lavoro.
un altro giorno, ho attaccato un bollino al muretto di separazione tra me e il brontolone che ho di fianco.

ho visto che mi piaceva e ho continuato.

ho attaccato bollini di mele e kiwi, ma soprattutto di banane.

la banana e' il frutto del banano, pianta delle musacee. ho scoperto che il termine e' della lingua wolof, il che significa che per noi europei la banana e' stata scoperta in senegal. e poi esportata in sudamerica.

a me mi sembra un buon compromesso. noi vi diamo le banane, voi ci date i pomodori.

in realta' noi non abbiamo fatto un cazzo. gli europei (spagnoli e portoghesi) vanno in africa, e fanno le colonie.

poi vanno in sudamerica, e fanno le colonie.

portano gli schiavi di qua, il tabacco di la', la frutta di qua, l'oro di qua.

chi si fa veramente il culo in ogni ciclo commerciale o produttivo, e' destinato a non vedere mai un cazzo. chi gestisce, assopigliatutto.

le banane sono dolci, ma hanno una storia cosi' amara, a quanto pare.

adesso non ci sono piu' gli schiavi e i colonizzatori. si chiamano multinazionali e "manodopera locale".

io ho attaccato i seguenti bollini:

  1. fyffes colombia
  2. cobana ecuador
  3. altro mercato peru
  4. altro mercato ecuador
  5. bouba camerun
  6. chiquita ecuador
  7. chiquita panama
  8. chiquita chile
  9. favorita ecuador
  10. tropy
  11. del monte costa rica
  12. bananec ecuador
  13. dole ecuador
  14. del monte brazil
  15. turbana colombia
Sono tanti, ma voglio che la mia collezione aumenti. E' una cosa priva di senso, il che rende la faccenda piu' bella del bello.

quello che ha avuto l'idea di mettere il bollino sulla banana e' un genio, cristo.

lunedì 14 giugno 2010

l'abuso dell'uso

e' veramente difficile capire di cosa scrivere in questi momenti, dove va di moda essere o iper-critici, o iper-cretini, o emozionali.

la vale, e' emozionale. ed e' a un livello che io non posso raggiungere. chapeau.

e allora se non voglio essere iper-critico, il cerchio delle possibilita' in merito al ruolo che mi spetta si restringe drasticamente.

e' un periodo strano. ci sono momenti dove comunque uno tocca il cielo con un dito e non si capisce perche'.

in genere, molto gira intorno a soldi o successo. personalmente la vagina e' il massimo. e' il plutonio della mia centrale nucleare interna, piena di scorie.

mi spiego. sono ritornate due vecchie fiamme, mai spente del tutto, che ora vogliono che io le pialli per bene dopo che ci eravamo annusati, senza pero' commettere il fatto.

ho conosciuto una ragazza, che mi ha invitato ad uscire. tutti mi guardavano, forse pensavano che fossi ricco per stare vicino ad una figa cosi'. e mi vuole rivedere.

le cose con la mia fidanzata vanno bene quindi ho deciso di non combinare un cazzo. perche' secondo me in questo momento qualcuno mi sta mettendo alla prova, per vedere se sono meritevole o meno di un premio piu' grande. io penso che un premio piu' grande di questo insieme di situazioni puo' essere solo il turista per sempre.

siccome ho paura di annoiarmi a non lavorare, ho pensato che non mi servano tutti quei soldi li'.

sono andato a provare uno di quei centri massaggi orientali, dove una bellissima ragazza mi ha unto e ri-unto, togliendomi dal mio impaccio con tanti sorrisi. io lo so che e' sbagliato. so che e' sbagliato fumare, bere, dire le parolacce e porco dio, e quindi anche farsi fare una sega da questa qui puo' avere i suoi contro.

nell'economia delle mie aspettative, potrei passare dal turista per sempre a vincere un centomilaeuro.

che mi vanno bene.

perche' io non voglio essere ricco, voglio essere felice.


martedì 25 maggio 2010

ed ora, qualcosa di veramente nuovo?

se te piazzi una fotocamera e fai una foto alle 3 di pomeriggio, poi aspetta un'ora li'.
se fissi dalla finestra non cambia nulla.
ma riscatta una foto, e confrontale.
ti accorgerai di come cambia la luce, di come il vento modella le piante in modo diverso, o robe cosi'.

e' questo il modo che abbiamo di invecchiare. ce ne accorgiamo time to time.

effettivamente, potevo fare una riflessione diversa dopo che nell'ultimo mese mi sono messo a dieta, ho smesso di bere, quasi di fumare, mai di bestemmiare. ho vinto tre tituli, e mi e' sembrata la cosa piu' naturale del mondo. lo sport non mi emoziona piu' cosi' tanto, forse. baratterei volentieri i miei tre tituli con la dipartita del nostro presidente del consiglio, che onestamente mi ha veramente rotto il cazzo.

io oramai sono inserito. mi hanno istituzionalizzato, ho un lavoro, un debitone, una morosa e un acquario. insomma, mi sono lasciato incastrare.

pero' quei ragazzi li' di 20 anni con i ciuffi che sembrano peli di culo fonati, non hanno nessuna delle seguenti cose:

  • cultura
  • dignita'
  • rispetto
  • educazione
  • lavoro
  • possibilita'
  • speranza
su questo, ostia che sia merito o demerito loro o di altri, e' tutta una catena.
quello che mi fa specie e' che non gliene frega un cazzo di nessuna di queste cose. e' veramente dura, a 20 anni volere pantaloni da 200 euro e chiedere i soldi a tua mamma. che ti paga anche le ferie, la benzina, e tutto il resto.

questo succede a milano, roma e periferie.

le nuove speranze arriveranno da fuori delle metropoli, dove la gente capisce ancora quello che fa o quello che dice. giulia, per esempio, passa il tempo con sua mamma che ha un'idea di cosa si deve fare. e poi vede ancora qualche prato, un albero, fa il bagno nel mare, mangia una pesca. potra' essere un medico, una parrucchiera o un sindaco, ma non ce la vedo male.

i pubblicitari in italia sono veramente bravi. ci vendono ogni genere di ostiata.
gli architetti italiani invece, dio cane che incapaci. hanno fatto delle prigioni, dei mostri.
si', vorrei andarmene, ma non ci riesco.

e, intanto, stasera parto per il lussemburgo. che due palle...

seconda parte del post.

da quando sono a dieta, ho molta voglia di scopare. settimana scorsa sono rimasto un giorno a casa perche' ho donato il sangue. nonostante il mezzo litro di sangue in meno, ho avuto la necessita' di masturbarmi 5 volte lo stesso giorno. che e' un record personale, forse.

rubano, si parano il culo, truffano, inculano gli italiani... ma se chiudono youporn, dio cane spacco tutto.

in foto brigitta bulgari, una delle mie pornostar preferite.

lunedì 10 maggio 2010

uomo vs donna

c ho la mia morosa che mi tiene il muso.

e' il suo sport preferito, soprattutto perche' sa che mi fa incazzare.

quindi, farmi incazzare e' il suo sport preferito.

io cerco di essere paziente, ma non lo sono. ci provo, ci tento, ma poi il porcodio esce. e' inevitabile.

eravamo a cena con una coppia di amici. e lui mi raccontava di quella sera che lei dopo una serata al cinema si e' messa a piangere e lo ha tenuto li' fino alle due a furia di bla bla bla. sta cosa annoia pure me che la scrivo, figurarsi quando l'ho sentita.

la cosa buona e' che c'e' una conclusione ragionevole. sulla quale, credo, eravamo alla fine tutti concordi. se ti chiedo "cosa c'e'", non mi devi dire "niente". mi dici cosa c'e'. se ho sbagliato ti chiedo scusa, se non ho sbagliato non te lo chiedo. la faccenda e': risolviamo la cosa, subito. senza rimandarla. senza che me la tiri fuori in un'altra occasione, quando non c'entra un cazzo. perche' per andare d'accordo non serve smettere di discutere, ma di andare oltre e saper come risolvere i contrasti.

la cosa e' stata utilissima e produttiva.

infatti, la mia morosa oggi c ha il muso e non si sa perche'.

chiunque ha avuto a che fare con una donna, sa di cosa parlo.
ogni donna che legge, stara' negando che lei lo faccia (ma lo fa).

probabilmente la natura risolvera' questo problema con l'evoluzione, trasformandoci in angiosperme o platelminti.


venerdì 7 maggio 2010

sei un grande obeso

quinto classificato: Colombo.
- si' mi sono messo a dieta.
- perche'?
- non entro piu' nei pantaloni dell'anno scorso
- i pantaloni piu' li lavi, piu' si restringono.

quarto classificato: Il Pairl.
- si' mi sono messo a dieta.
- perche'?
- non entro piu' nei pantaloni dell'anno scorso
- hai valutato che acquistare abbigliamento piu' largo possa costare meno di pagare un nutrizionista e acquistare cibo macrobiotico? quella roba li' costa, e ti ricordo che guadagni poco.

terzo classificato: Anus.
- si' mi sono messo a dieta.
- perche'?
- non entro piu' nei pantaloni dell'anno scorso
- devi defecare molto di piu'.

secondo classificato: Geronimo e la teoria dell'obesita' comparativa.
- si' mi sono messo a dieta.
- perche'?
- non entro piu' nei pantaloni dell'anno scorso
- non sarai mica grasso. cosa dovrei dire io?

primo classificato: Jimmy il benzinaio.
- si' mi sono messo a dieta.
- perche'?
- non entro piu' nei pantaloni dell'anno scorso
- d'inverno ci sono dei folletti che entrano negli armadi e stringono i pantaloni agli uomini e i costumi alle donne. Quest'inverno ne ho beccato uno e gli ho sparato.

lunedì 26 aprile 2010

l'ano del nano

ne sono passati di anni dall'incidente nucleare. io ero alle elementari.

mia mamma non mi voleva fare bere il latte, o mangiare l'insalata. non e' servito a niente, ovviamente. ma non ne capivamo molto.

son passati anni e c'e' chi ancora non ha capito, che certe cose non vanno bene perche' la merda capita. dove c'e' di mezzo l'uomo, l'errore e' in agguato.

lunedì 19 aprile 2010

mh-m




non male, e' un mese che non scrivo.

e da dire ne avrei. su di me, sui miei viaggi, sui miei pesci, sulle mie conclusioni, finanze, attivita' sessuali.

e invece parlero' delle mie sbronze colossali come al solito. perche' io ultimamente passo piu' tempo attaccato al bottiglione di un lattante attaccato a un capezzolo. sono passato dalla qualita' alla quantita', di scarsa qualita'. anche coi sigari.

c'e' un che di dignitoso nella poverta' che mi ha sempre attratto. forse perche' sono barbone dentro. o forse perche' e' da sotto che si capiscono meglio le cose.

vedo che stiamo svecchiando un po' la televisione. "svecchiare" in gergo informatico (bancario) significa prendere tutti i dati online di un archivio, copiarli nel file, svuotare il bidone, per mantenere l'organizzazione degli spazi piu' efficiente. i dati vecchi non servono piu', o meglio: non serve mantenerli online. si copiano e si mettono da qualche parte, poi casomai nasca un contenzioso, si sa dove andarli a prendere.
purtroppo in italia non si svecchia niente, manteniamo tutto. l'unica cosa che svecchia e' la morte. e' cosi' che ci liberiamo della gente che non serve piu' a un cazzo; bravi o cattivi, i personaggi che superano i 70 sono solo deleteri. perdono i colpi, io non me la sentirei di salire in macchina con loro, figuriamoci se li inviterei al compleanno di mia figlia, per quanto troia la voglia crescere un genitore.

noi siamo in mano a questa gente qua, loro che un futuro non ce l'hanno, lo decidono per noi.

i miei colleghi sono bloccati a londra causa vulcano. io ero a madrid, ma sono tornato in tempo. la cosa mi fa ridere, perche' quello e' il genere di cose che di solito capita a me.

mi ha detto il mio amico c. che nella camera con gli altri amici ha fatto venire due volte la sua morosa in cima al letto a castello. lei ha dovuto godere in silenzio.

la troia.

comunque, tra cinque minuti esco e non vedo l'ora di mettermi sul balcone ad ascoltare la radio e guardare il palazzo di fronte. sono venuto a lavorare in bicicletta, e oramai non metto piu' la cravatta finche' non mi danno un aumento.

mercoledì 17 marzo 2010

pure morning

Colore testocome mi piace alzarmi presto la mattina.

c'e' un che di salutare nel seguire il ciclo del sole, o comunque della luce. a letto presto e in piedi presto.

non sono piu un amante della vita notturna da almeno 10 anni. un po' perche' non amo i divertimenti notturni, le discoteche, i luoghi affollati, un po' perche' alle dieci ho gia' sonno, un po' perche' alle otto e venti sono gia' sbronzo e quindi non c'e' bisogno che io stia tutta la notte appeso al bottiglione.

davvero, come cazzo fanno ad andare in discoteca a mezzanotte? non ne trovo il senso. e mi chiedo come facessi a trovarlo quando avevo 18 anni, forse era il bisogno di vagina. anzi, sicuramente lo era.

non si potrebbe anticipare tutto di tre ore? cioe', in discoteca alle nove e a mezzanotte tutti fuori, tipo festa dell'unita'. stessa causa, stesso effetto, solo che non si devono passare due ore in un parcheggio a dire stronzate per tirare mezzanotte.

non pretendo di cambiare il business della danza dei giovani, e nemmeno quello dei carrozzieri che riparano le auto incidentate alle 4 di mattina.

ho veramente cambiato atteggiamento al lavoro, alzando i tacchi alle ore 17 zero zero. basta straordinari. mi si e' aperto un mondo che non conoscevo. il primo giorno, arrivato a casa alle 5 e mezza, non sapevo cosa fare. abituato a preparare di corsa da mangiare quando arrivo, e' finita che pur temporeggiando ho mangiato alle sei e mezza. ora doso meglio il tempo, ed e' bello. faccio una passeggiata. leggo. curo le piante sul balcone.

sono stato tre giorni a londra con il mio direttore ed il ceo. perche' abbiano portato proprio me alla fiera, mi sfugge. anzi, onestamente lo so: perche' nel mio lavoro, sono un drago. solo che voglio piu' soldi, quindi cerco di farlo da schifo. ma sono talmente bravo, che anche facendolo da schifo, viene bene lo stesso. pensa cosa potrebbero ottenere pagandomi di piu'. comunque, ero all'hotel lancaster e mi hanno chiesto di fare un'intervista per la tv (a me?!?!). ovviamente ho accettato, benche' fossi in piedi per miracolo e imbottito di tutte le medicine che una farmacia boots puo' fornire.

tra l'altro, ho preso delle pastiglie all purpose che curano tutto: dalla tosse al raffreddore, dalla sciatica al mal di testa, alopecia, emorroidi fulminanti, piede caprino, sudorazione eccessiva, mento sporgente e risata ignorante. figa che ostiate che vendono gli inglesi.

tornando all'intervista, stavo parlando quando una cretina li' vicino ha gridato una cosa ad un'altra, disturbandomi palesemente, tant'e' vero che mi sono girato verso di lei e ho detto: dio cane!

allora ho chiesto se questo si poteva tagliare, e ridendo mi hanno detto di si.

tra qualche giorno mi trovero' su youtube un filmato alla germano mosconi, con il mio fuori onda montato in tutte le salse.

venerdì 5 marzo 2010

calamita

quando sono in crisi, intitolo i miei post "calamita".

mi piacciono le calamite.

per essere positivi a volte bisogna guardare i negativi. invece di invidiare chi ha la borsa di prada, una signorina milanese dovrebbe guardare chi con un'onda o un movimento della terra perde tutto, magari la spalla sulla quale far pendere un oggetto inutile da 400 euro, che poi e' lo stipendio di dieci di quelli li'.

quante risorse spreca questo pianeta per un'inutile esigenza come quella della moda.

se i colori stancano, spiegalo a un cieco. o se la musica e' brutta, spiegalo un sordo. anche se sanremo e' sanremo.

insomma, anche se mi lamento costantemente, ho il conto in rosso e mi e' morto un discus, sorridiamo alla vita, altrimenti porca madonna.

mercoledì 24 febbraio 2010

geox

e allora, mi chiama domenica mattina giona (ilmagazzinodigiona.blogspot.com) per dirmi che lunedi' sarebbero venuti a milano e, sostanzialmente, ricordarmi che me lo aveva gia' detto e io me ne ero gia' dimenticato ma sono un grande improvvisatore.

si e' presentato con le scarpe con le suole bucate, alla pippo. per ironia della sorte, si trattava di geox, per cui ha tentato di spacciarle per un modello estremo di tale marca.

si e' preso il libro della vale, una penna usb marchiata col logo della mia azienda, una foto delle tette della vale.

e non ha perso occasione per farmi rimuginare su quanto faccia schifo tutto, qui, rispetto alla sardegna. grazie al cazzo, sono pochi i posti che puoi paragonare alla sardegna.


venerdì 19 febbraio 2010

i misteri del cinema coreano

i misteri di film fatti di perfezione nelle linee, di durezza e fantasia e di cose che non capisco come accadano.

son belli, porca madonna.

e' facile scrivere una cosa bella quando una telefonata ti cambia la giornata.

AAA

io sono a favore dei centri massaggi, che sono la moda del momento.

sono abbastanza democratici, ce n'e' per tutti: ovviamente, a seconda della troia che te lo prende in bocca, c'e' un prezzo da pagare distinto.

c'e' molta domanda e quindi l'offerta cresce. a milano, per 30 euro, una cinesina ti massaggia la schiena, poi ti fa girare, e ti fa una sega.

porto fuori una: una cena, benzina, motel (o sedile auto, nella versione economica), preserativi, insomma io non credo di cavarmela a meno di 60 o 70 euri. senza nessuna certezza di fare gol.

la meretrice quantomeno una sega te la fa, e poi non ti chiede le coccole, o un regalo per vantarsi con le sue amiche.

portiamo il discorso ad un altro livello. pensiamo ai preti, che parlano di poverta' e poveri non sono, che parlano di castita' e casti non sono. fare seghe e' cosi' peggiore che lavorare in fabbrica? oppure: fare seghe, e' cosi' piu' moralmente condannabile rispetto al farsi corrompere? oppure: fare seghe, e' peggio che ridere perche' i lavori dopo un teremoto ti riempiranno le tasche?

portiamo il discorso ad un altro livello. sarei felice se il mio lavoro consistesse nel masturbare donne.

invece son qui, ostia.

mercoledì 17 febbraio 2010

spatamat

la gente sbaglia, e' per questo che hanno messo le gomme sopra le matite.

te vai al lavoro, per dire, e ti fanno credere che mettere il lavoro o la famiglia al primo posto e' corretto.

alla birreria augustiner, c'erano le famiglie con le sciarpe del bayern e quelle con le magliette del dortmund, tutti a mangiare prima della partita. pensavo a cosa succedeva se tifosi di inter e juve si incontrassero nello stesso autogrill.

succedono alcune cose nella vita, per le quali te ti fermi e dici: mah. oppure dioporcazzo, ma insomma, indipendentemente dall'intercalare che usi, ti fermi e ti guardi attorno e ti chiedi se ne vale la pena.

o piu' banalmente, se stai facendo la cosa giusta.

io so che sto facendo la cosa sbagliata, perche' non ho voglia di fare un cazzo e sono abbastanza un porco insulso, in opere, pensieri, omissioni. o missioni.

diciamo che uno sta tutto il tempo a lavorare, e poi si dimentica perche' lavora. che magari un giorno ti chiamano per darti una bella o brutta notizia, e te quell'avvenimento li' te lo sei perso, perche' hai dato troppa importanza a una cosa che di importanza per la tua vita a dire il vero non ne ha.
o ne ha poca.

questo ragionamento lo faccio ciclicamente, ma poi capita sempre qualcosa che mi fa dimenticare che l'avevo gia' fatto, lo rifaccio, dico che cambio, e poi son sempre qui.

con due differenze: ora ho capito che accettero' di stare qui perche' so perche' ci sto.

so anche perche' un giorno non ci staro' piu', effettivamente.

venerdì 12 febbraio 2010

hey, sono silvio e mi piacciono le troie. tua moglie e' un bel bocconcino.

gran posto l'italia.

berlusconi va con le troie.
bertolaso va con le troie.
marrazzo, va coi trans.

il vaticano, le regole, le leggi, le punizioni, valgono solo per gli stronzi.

se te c'hai un po' di quattrini o entri nel circolo virtuoso mafioso, puoi fare un po' quel cazzo che ti pare.
pensavo che la morte di berlusconi, avvenimento che ragionevolmente potro' vivere visto che ho 32 anni, con relativa bottiglia di crystal, potesse essere in se' una soluzione. in realta' le persone marce sono tante, e se in 60 anni di repubblica abbiamo avuto solo coglioni bastardi al governo, un motivo ci sara' pure.

qui le cose non vanno, non andranno mai. siamo un paese invecchiato, soprattutto nelle idee.

e' per questo che stasera parto e vado in germania, dove le cose forse vanno un po' meglio. o forse no, ma berro' talmente tanto alcool da dimenticarmene, e poi mi urinero' nei pantaloni, e passero' dalla fase euforica a quella malinconica a quella melodrammatica per terminare con la maledizione all'alcool e la promessa che non berro' mai piu', fino alla prossima volta, tanto sono italiano.

in foto: un pitale. grande invenzione.



martedì 2 febbraio 2010

la matrice delle latenze

siccome volevo mettere in piedi un progetto per dei mercati europei, avevo bisogno una matrice per le latenze tra i vari hub europei.
ho notato che nessuno si e' mai esposto con dei valori, piu' o meno plausibili. piu' veloce della luce non si puo' andare, basta mettere il valore di degradazione del trasporto su fibra ed e' fatta. si sbaglia di qualche decimale di millisecondo, ma la latenza data dal passaggio in un apparato...quanto cazzo sara'? 1 ms?

insomma, sta cosa l'ho fatta io. e allora la metto a disposizione di tutti quelli che ne possono avere bisogno.

milano - londra: RTT per un pacchetto da 100k, 32 ms.
parigi - francoforte: 7 ms
francoforte - parigi: 8 ms (strano eh?)
londra - parigi: 1 ora di treno
francoforte - londra: un etto di lumache
milano - francoforte: il culo sudato della Gelmini (unto)
madrid - francoforte: sing sing singapore uacciu uari ua'
madrid - francoforte (secondo estratto): molto.

oggi sono ricoperto da uno strato di peltro, e le cose mi rimbalzano addosso.

sabato 30 gennaio 2010

le indie dell'ovest

non sono quasi mai invidioso dei soldi che ha qualcuno o di quello che possono comprare.
nemmeno di come gli altri appaiono, sono invidioso.
desidero la donna d'altri, ovviamente. spesso.

a volte pero' alcune persone hanno intuizioni geniali, che mi colpiscono e mi fa girare i coglioni che io non sia cosi' bravo o capace. nemmeno se mi adoperassi al massimo potrei fare una di queste cose:

- dipingere l'urlo di munch
- trasformare un grappolo d'uva in un sofisticato vino francese del sud
- scrivere o suonare "venezuela" di lionel belasco
- dribblare 5 o 6 inglesi e fare gol nel mondiale 86
- scrivere come bukowski o vonnegut

e altro ancora.

ripensandoci, non esiste niente nel quale io possa dire di essere il migliore. sono abile, sveglio, sono buono ma non eccellente.

ci sono un sacco di persone normali e poco interessanti.

venerdì 29 gennaio 2010

sfiorato

C.Salvatore: prego, El Chavo, si accomodi.

Io: grazie

C.Salvatore: allora, mi dica. Come e’ arrivato qui?

Io: mi devo mettere qui sul lettino? Sdraiato? Forse e’ una chaise longue, non un lettino.

C.Salvatore: Si’, si sdrai e si metta a suo agio.

Io: bene, grazie, ecco. Cosa devo dire di preciso?

C.Salvatore: mi dica quando e’ cominciato tutto, il suo problema.

Io: non mi ricordo bene da quando e’ cominciato, ma da quando ho coscienza di me e risalgo ai miei ricordi, mi sembra di essere sempre stato cosi’. Sa, io odio le persone. Non sopporto che mi stiano vicino. Quando sono li’..io non voglio sentire il loro odore, non voglio respirare l’aria del loro fiato, non voglio che la loro saliva atterri su di me quando parlano.

C.Salvatore: e perche’, tutto questo?

Io: ho il terrore di essere toccato. Non lo sopporto. Non e’ estesa come cosa, a tutti, dico. Certe persone possono toccarmi…le mie cugine quando giochiamo, oppure le donne, sa, nell’intimita’…

C.Salvatore: persone con le quali ha confidenza, gli affetti, la fiducia.

Io: esattamente! Ha centrato il punto. Non sapevo di tutto il resto.

C.Salvatore: e come mai si trova qui?

Io: io l’ho visto subito dal suo sguardo, che quello li’ non mi piaceva. Mi ha fissato, ha tolto le mani di tasca e le stava portando a me, con le braccia tese…sono dovuto scendere dalla metro.

C.Salvatore: e lui?

Io: e lui dietro di me! Ho percorso la scala mobile, cercando di non sembrare un pazzo. Ma quello mi seguiva, e allora in superficie ho dovuto correre. Il figlio di puttana (scusi) non mollava, era diventato rosso e poi viola, ma non mollava. Doveva toccarmi a tutti i costi.

C.Salvatore: e come…

Io: tutta quella gente che usciva dal duomo. Bloccato dalla folla. L’ironia della sorte…insomma, mi ha raggiunto e mi ha toccato.

C.Salvatore: dove?

Io: sul capezzolo. E’ cosi’ che sono morto.

C.Salvatore: mmm…su un punto sensibile. Si vede che lo aveva fatto irritare con quella fuga.

Io: gia’. E ancora non capisco.

C.Salvatore: sa, queste persone esistono da sempre. Sono degli errori, diciamo. Nel medioevo li chiamavano untori, oppure vampiri, insomma i nomi nelle varie epoche sono tanti. Certe persone, come Lei, li individuano e ne sono sensibili, a pelle. Oramai sono quasi tutti adattati. Sa, fanno dei lavori…dove in genere usano i guanti. O nei mattatoi. Una volta un cuoco mi disse che riusciva a dare sapore alla carne quando la maneggiava.

Io: si’, ma ancora non capisco.

C.Salvatore: vede, Lei da piccolo ha avuto un episodio. E’ stato sfiorato ed e’ quasi morto. Non era in ospedale per le tonsille, come le ha detto la mamma. Da allora ha sviluppato il suo inconscio terrore, fino a quando e’ arrivato qui.

Io: ah…e ora, signor Gesu’, che ne sara’ di me?

C.Salvatore: ha delle preferenze sul girone?

Io: faccia Lei, basta che non mi manda dai sodomiti.

mercoledì 20 gennaio 2010

passa la legge sul processo breve

berlusconi, schifani, gasparri.

cacca, pipi', pupu'.

e craxi era un ladro di merda, e sono contento che sia morto.
avrei preferito vederlo marcire in galera, inculato da qualche detenuto incazzato.

ora i detenuti sono ancor piu' incazzati, visto che in galera non ci va' piu' nessuno, sostanzialmente ci finisci per sfiga. come tirare un sasso tra la folla, direbbe manzoni.

a me non me ne frega un cazzo, so che gli italiani sono dei deficienti e un popolo di addormentati, intellettualmente parlando.

per fortuna arrivano gli stranieri, che saranno i nostri nuovi capi. sono piu' motivati a far meglio.

insomma, se introdurre la legge coranica migliorasse questo paese, io il pezzo di pelle di cazzo me lo farei tagliare senza problemi. una piccola rinuncia in cambio di un grande bene. un glande asciutto, opaco invece che umido e lucido.

craxi maiale.

venerdì 15 gennaio 2010

ooo forever part 2

"Gentile dr El Chavo,
è con grande piacere [...] che a seguito dei risultati raggiunti nell'anno 2009 [...] a titolo di premio del tutto eccezionale [...] politica aziendale [...] cazzo figa gatto rosmarino [...] euro 4.000 lordi [...] nella busta paga di Gennaio 2010.
[...] continua a farti il culo.

bau bau micio micio,

amministratore delegato (segue firma in calce)"

niente è andato come sperato, per cui la strategia rimane valida. semplicemente, tutto e' posticipato di mesi: 2 (due). per i seguenti motivi:

1) non sono un ingrato, se su duemila persone premiano solo me, mi viene da pensare a 1999 altri che mi dicono: sticazzi, te hai preso qualcosa e ti lamenti? (si', mi lamento sempre perche' sono uno stronzo).
2) ad aprile arrivano prima il premio di produzione e poi la somma per il raggiungimento degli obiettivi. per quanto io sia disgustoso. punto.

la' onde per cui passero' il resto del tempo in questo modo:

fine mese gennaio: ho promesso alla mia morosa l'acquisto di un tavolo vero per il soggiorno, che sostituira' il componente in plastica da giardino che abbiamo usato per un anno.

mese di febbraio (prime due settimane): acquisto di una scatola di bolivar edizione limitata 2009 e suo consumo. deglutizione di 6 damigiane di vino ed asportazione del fegato in concomitanza con il passaggio all'anno della tigre secondo il capodanno cinese (14 febbraio).

mese di febbraio (seconde due settimane): periodo di (finta) malattia da utilizzarsi per la ricerca della pietra dokrostone, coadiuvato dal mezzo "yatta-pussy" che ho costruito in azienda durante le finte pause caffe' degli ultimi 7 anni. il primo anno l'ho utilizzato per scavare un tunnel sotterraneo con una chiavetta usb (ancora bella).

mese di marzo: dieta a base di germogli di soia e the verde per combattere i radicali liberi. rasatura totale della parte fronto-occipital-cutanea del cranio per consentire predisposizione di riporto modello bobby charlton (comb-over).

come installare un riporto perfetto? per installare un riporto perfetto sul vostro cranio, occorre lasciar crescere dei ciuffi lateralmente a ridosso della parte calva (piazza), della lunghezza di sette o otto centimetri. pettinare poi stendendo tale ciuffus sulla piazza. ripetere l'operazione con porzioni di capelli riportati dall'altro lato della testa e dalla nuca. non lesinare con il prodotto "lacca", collante fondamentale affinche' l'impalcatura sia resiliente a correnti aeree o movimenti inconsulti.


giovedì 14 gennaio 2010

cici' bubu'

non ci sono ne' punti di partenza ne' punti di arrivo per parlare di sentimenti con uno come me, che pensa che l'amore e' una roba inventata per vendere fiori, gioielli, scatole di cioccolatini o, in alcune culture, una gallina.

basta un attimo e centomila persone muoiono, come si fa a non rimanere colpiti da questa cosa? con tutto il rispetto che posso avere per tutti quelli che hanno subito una catastrofe, delle chiese dell'abruzzo chissenefrega. il valore delle persone e' lo stesso ovunque, anche se e' evidente che i poveri, che non valgono un cazzo da vivi, da morti sono meno interessanti delle solite stronzate che ci propinano.

sono molto depresso, mi sento alla stregua di una formica.